sabato 27 marzo 2010

CONTRO LE MULTINAZIONALI!


Usato, garantito e a buon mercato. Disponibile, se le offerte d'asta non si impennano in queste ultime ore, a soli 5 euro e 50. Si tratta insomma di un vero e proprio affare, considerato che l'oggetto in vendita è in realtà un soggetto: Davide Celletti, 32 anni, ricercatore Glaxo. Considerati i venti di crisi che soffiano forti sul centro ricerche, che minaccia di chiudere i battenti e lasciare tutti a casa, il perito chimico farmaceutico e assistente scienziato, dipendente dell'azienda dal 2002 e specializzato in ambientale, ha deciso quindi di fare buon viso a cattiva sorte. E si è messo all'asta su eBay, il sito internet specializzato nella compra-vendita di oggetti tra i più vari e disparati, ricevendo 6 offerte e 350 visite. Tra cui anche qualche messaggio di solidarietà di altri lavoratori precari e a rischio licenziamento.
«Quest'asta è rivolta alle aziende del settore Chimico-Farmaceutico in ogni loro area, ma anche al mondo del lavoro in generale: il soggetto valuterà tutte le proposte», così si presenta Celletti nell'inserzione. «Con quest'asta l'acquirente riceverà un curriculum vitae e una lettera di presentazione. Successivamente potrà aggiudicarsi il servizio e la poliedrica professionalità del soggetto in vendita, dopo opportuno colloquio e concordato contratto», aggiunge Celletti. In vendita ha messo la sua professionalità di ricercatore: un'esperienza decennale, «specializzata in ricerca e sviluppo nell'ambito delle Neuroscienze», che può essere sfruttata a cadenza «giornaliera con pausa di 48 ore dopo 5 giorni lavorativi». Non solo, l'oggetto-soggetto all'asta, specifica ironicamente di avere una scadenza: «Dice che spera almeno di durare fino al pensionamento ma con la fortuna che ha innalzeranno la soglia a 85 anni!». E di essere addirittura in garanzia: «un anno per le parti soggette ad usura (gambe, braccia,cervello) - 15 anni per l'hardware restante».
E fin qui la parte più ironica della vicenda. Ma dietro a questa iniziativa ironica e provocatoria c'è un aspetto decisamente meno divertente, che è poi il motivo che ha spinto il giovane ricercatore a mettersi all'asta. L'obiettivo di Celletti è infatti quello di mantenere alta l'attenzione e di discutere del problema del centro di ricerche Glaxo, la cui chiusura è stata annunciata ai dipendenti lo scorso 4 febbraio. «Per la voglia di aumentare di molto e in breve tempo i dividendi degli azionisti, è stata decisa la chiusura di Glaxo. Un centro d'eccellenza veronese che non ha pari in tutta Italia. Siamo un team di oltre 500 persone che raggruppa le menti di tutto il Paese e non solo. Glaxo rappresenta un patrimonio scientifico e culturale che va tutelato. Siamo specializzati in drug discovery, ovvero nella scoperta di nuove molecole in grado di essere impiegate nella sperimentazione e nel successivo impiego di nuove terapie».
«Stiamo cercando farmaci per la malattia del secolo, la depressione, ma anche l'insonnia e la schizofrenia. Tutto ciò rischia di andare perduto. Senza ricerca non c'è futuro», spiega Celletti, originario di Tivoli. «Al momento dell'assunzione ho deciso di condividere anch'io come i miei colleghi il codice etico dell'azienda. Quello di migliorare la qualità della vita. E invece ci stanno trattando come una ditta che vende scarpe: guardando solo al profitto a breve termine», riflette il ricercatore.
«Sono un tecnico, in qualche modo posso riciclarmi in qualche laboratorio d'analisi cliniche o simili. Ma gli scienziati che hanno speso 20, 30 anni della loro carriera specializzandosi in un'unico settore molto particolare, difficilmente riusciranno a trovare un nuovo impiego».
Il ricercatore Davide Celletti è ancora all'asta per qualche ora. Del resto, «se lo assumi non paghi le spese di spedizione», che sarà comunque «effettuata tramite Dhl in caso di colloquio o tramite Aci in caso di assunzione".

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