martedì 30 marzo 2010

CAPITALISMO ASSASSINO


«Adesso basta. Dopo anni in attesa di una sentenza che assegni a mio fratello e ai suoi bambini un risarcimento, vogliamo fare sentire la nostra voce». Si leva disperato il grido di protesta di Dorotea Zucconelli, sorella di Vinicio, elettricista da dieci anni in coma in stato vegetativo per un incidente sul lavoro. Il 18 febbraio 2000, mentre lavorava per conto di una ditta veronese all’impianto elettrico di un hangar della compagnia aerea sarda Meridiana, Vinicio fu colpito al volto da una molla “sparata” dalla pedana di un rimorchio. Un colpo terribile che lo ha reso totalmente inabile. Oggi l’ex operaio ha 37 anni ed è costantemente accudito dai genitori Luciana e Vittorino e dalla moglie Federica.
La vicenda giudiziaria appare ingarbugliata. O meglio, procede a rilento. Dopo un lungo rimpallo tra le assicurazioni per stabilire le responsabilità e la trafila dei testimoni, negli ultimi anni le date della sentenza sono state rinviate ogni sei mesi. E l’ennesima puntata, non si sa se l’ultima, è fissata il prossimo 6 aprile. «Ma io non ci credo più», afferma Dorotea, 49 anni, infermiera. «La speranza ci ha dato la forza di sopportare questi lunghi anni di attesa, ma tutto ha un limite. La situazione ormai si è fatta grottesca».
Dorotea, infatti, ha deciso di affrontarla con un gesto eclatante. Oggi e domani farà una dimostrazione di protesta davanti al tribunale di Tempio Pausania, dove, insieme a parenti e amici, si incatenerà ai cancelli per protestare contro la lentezza della giustizia. «Chiediamo solo di avere quello che ci spetta, nulla di più», precisa Dorotea. «Faccio tutto questo per il bene di mio fratello, perché abbia la possibilità di curarsi nel migliore dei modi e i suoi figli possano contare almeno su una sicurezza economica. Vinicio riceve la pensione d’invalidità dall’Inail, circa 3mila euro al mese, ma ne spende almeno 2mila in cure, farmaci e attrezzature, mentre altri 800 vanno ai bambini. In pratica non rimane nulla».

lunedì 29 marzo 2010

I CAPITALISTI ROSSI


La polizia ha arrestato per sfruttamento della prostituzione la titolare cinese di un centro massaggi di Verona e ha sequestrato un appartamento del quartiere Borgo Trento, dove, secondo quanto scoperto dalla squadra mobile veronese, le operatrici cinesi oltre a praticare semplici massaggi orientali vendevano prestazioni sessuali.

La titolare, Zhang Yan, 42 anni, originaria della Cina e residente a Verona, è stata arrestata in flagranza di reato: oltre che di sfruttamento aggravato della prostituzione, è accusata di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Dopo l’arresto è stata portata nel carcere veronese di Montorio. L’operazione, svolta dalla Mobile di Verona e coordinata dal dirigente Gianpaolo Trevisi, rientra in una serie di controlli della polizia di Stato ad esercizi pubblici e non, acquistati o gestiti direttamente da cittadini cinesi. In questo caso gli agenti hanno accertato che nell’appartamento c’era un considerevole viavai di persone, clienti che pagavano una sessantina di euro per un massaggio e ne sborsavano altrettanti per l’extra, versandoli direttamente alla titolare del Centro. Al momento del blitz, erano presenti due massaggiatrici, di 41 e 44 anni, una delle quali è risultata non in regola con le norme di soggiorno.

sabato 27 marzo 2010

CONTRO LE MULTINAZIONALI!


Usato, garantito e a buon mercato. Disponibile, se le offerte d'asta non si impennano in queste ultime ore, a soli 5 euro e 50. Si tratta insomma di un vero e proprio affare, considerato che l'oggetto in vendita è in realtà un soggetto: Davide Celletti, 32 anni, ricercatore Glaxo. Considerati i venti di crisi che soffiano forti sul centro ricerche, che minaccia di chiudere i battenti e lasciare tutti a casa, il perito chimico farmaceutico e assistente scienziato, dipendente dell'azienda dal 2002 e specializzato in ambientale, ha deciso quindi di fare buon viso a cattiva sorte. E si è messo all'asta su eBay, il sito internet specializzato nella compra-vendita di oggetti tra i più vari e disparati, ricevendo 6 offerte e 350 visite. Tra cui anche qualche messaggio di solidarietà di altri lavoratori precari e a rischio licenziamento.
«Quest'asta è rivolta alle aziende del settore Chimico-Farmaceutico in ogni loro area, ma anche al mondo del lavoro in generale: il soggetto valuterà tutte le proposte», così si presenta Celletti nell'inserzione. «Con quest'asta l'acquirente riceverà un curriculum vitae e una lettera di presentazione. Successivamente potrà aggiudicarsi il servizio e la poliedrica professionalità del soggetto in vendita, dopo opportuno colloquio e concordato contratto», aggiunge Celletti. In vendita ha messo la sua professionalità di ricercatore: un'esperienza decennale, «specializzata in ricerca e sviluppo nell'ambito delle Neuroscienze», che può essere sfruttata a cadenza «giornaliera con pausa di 48 ore dopo 5 giorni lavorativi». Non solo, l'oggetto-soggetto all'asta, specifica ironicamente di avere una scadenza: «Dice che spera almeno di durare fino al pensionamento ma con la fortuna che ha innalzeranno la soglia a 85 anni!». E di essere addirittura in garanzia: «un anno per le parti soggette ad usura (gambe, braccia,cervello) - 15 anni per l'hardware restante».
E fin qui la parte più ironica della vicenda. Ma dietro a questa iniziativa ironica e provocatoria c'è un aspetto decisamente meno divertente, che è poi il motivo che ha spinto il giovane ricercatore a mettersi all'asta. L'obiettivo di Celletti è infatti quello di mantenere alta l'attenzione e di discutere del problema del centro di ricerche Glaxo, la cui chiusura è stata annunciata ai dipendenti lo scorso 4 febbraio. «Per la voglia di aumentare di molto e in breve tempo i dividendi degli azionisti, è stata decisa la chiusura di Glaxo. Un centro d'eccellenza veronese che non ha pari in tutta Italia. Siamo un team di oltre 500 persone che raggruppa le menti di tutto il Paese e non solo. Glaxo rappresenta un patrimonio scientifico e culturale che va tutelato. Siamo specializzati in drug discovery, ovvero nella scoperta di nuove molecole in grado di essere impiegate nella sperimentazione e nel successivo impiego di nuove terapie».
«Stiamo cercando farmaci per la malattia del secolo, la depressione, ma anche l'insonnia e la schizofrenia. Tutto ciò rischia di andare perduto. Senza ricerca non c'è futuro», spiega Celletti, originario di Tivoli. «Al momento dell'assunzione ho deciso di condividere anch'io come i miei colleghi il codice etico dell'azienda. Quello di migliorare la qualità della vita. E invece ci stanno trattando come una ditta che vende scarpe: guardando solo al profitto a breve termine», riflette il ricercatore.
«Sono un tecnico, in qualche modo posso riciclarmi in qualche laboratorio d'analisi cliniche o simili. Ma gli scienziati che hanno speso 20, 30 anni della loro carriera specializzandosi in un'unico settore molto particolare, difficilmente riusciranno a trovare un nuovo impiego».
Il ricercatore Davide Celletti è ancora all'asta per qualche ora. Del resto, «se lo assumi non paghi le spese di spedizione», che sarà comunque «effettuata tramite Dhl in caso di colloquio o tramite Aci in caso di assunzione".

venerdì 26 marzo 2010

ATTENTO, TI STANNO OSSERVANDO!


Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha tenuto a battesimo a Verona un progetto sulla sicurezza che fa perno su un sistema di video sorveglianza intelligente, con la connessione del sistema di telecamere di un territorio in un unico centro che possono dare un contributo determinante sia sul fonte della prevenzione che alle indagini sui crimini. «Stiamo sperimentando a Verona un sistema che mette in collegamento tutte le video sorveglianze pubbliche e private esistenti sul territorio - ha spiegato Maroni a margine della conferenza stampa di presentazione del progetto - Ciò vuol dire controllare il territorio e scovare in tempi rapidi e con un sistema intelligente i criminali responsabili di vari reati». La scelta, ha detto il ministro, è caduta sulla città scaligera per due motivi: «perché Verona ha un sistema di video sorveglianza molto diffuso, il Comune ha investito infatti in maniera consistente in questo settore, poi perchè la città veneta ha una dimensione intermedia tra i comuni più piccoli e quelli più grandi e ci permette quindi di sviluppare un test che possa essere utilizzato per tutte le realtà». La sperimentazione durerà sei mesi e al termine il ministro farà un bilancio per verificare la funzionalità e correggere eventuali problemi.

MTV & IMPERIALISMO


Senza dubbio MTV, canale che si rivolge principalmente a un pubblico di adolescenti e di giovani adulti, è uno dei conduttori più significativi delle istanze della globalizzazione, uno dei canali principali dell’imperialismo culturale mondialista il cui contenuto dei messaggi è costantemente teso ad un processo di omologazione, attraverso la promozione di modelli, idee, comportamenti e stili di vita di origine capitalista o turbocapitalista.
In un periodo come questo, però, di drammi sociali, tra disoccupazione che esplode, povertà crescente, chiusure di fabbriche e suicidi per la perdita del posto di lavoro, certi programmi trasmessi mettono veramente i brividi e generano uno schifo difficilmente trattenibile.
Ad esempio ‘Teen cribs’, una serie che (come scrivono sul loro sito) ‘vi porta in visita nelle fantastiche case di adoloscenti 'normali' che conducono una vita da sogno’!
Nelle scene tutte uguali che si susseguono, omologate per omologare, vengono mostrati bambini e ragazzini (da notare l’aggettivo ‘normale’) che fanno sfoggio di ville allucinanti, di macchine e moto come se piovesse, di beni materiali in enorme abbondanza, di piscine, sale giochi casalinghe…Ricchezza e consumo sputati in faccia senza ritegno!
Simili programmi, attraverso un costante bombardamento di immagini e slogan percepiti dalla stragrande maggioranza di chi li guarda come il simbolo della vita stessa, al di fuori nulla di cui non c’è nulla, servono a propagandare in maniera criminale una società ‘fast food’ che vive di consumo estremo (ovviamente per chi ha i soldi! Gli altri non sono contemplati), apparenza (con la marginalizzazione di chiunque non rientra nei canoni imposti), superficialità, uniformizzazione culturale ai modelli consumistici, un vuoto di contenuti estremo, banalità e volgarità.
Il Pensiero Unico della globalizzazione, il fondamentalismo del capitalismo cosmopolita. Un inesorabile vuoto, utile a chi tira le fila per annebbiare le menti, che devasta e appiattisce i valori culturali ‘altri’, non in linea con il modello consumista, e rifiuta ogni differenza non in linea con le esigenze delle oligarchie mondialiste!

giovedì 25 marzo 2010

SEMPRE ANTI-ANTIFA!



Otto mesi di reclusione a testa, per Luca Geroin, 35 anni, con il beneficio della pena sospesa mentre Pasquale Gentile, 39, a causa di precedenti penali, continuerà a rimanere ai domiciliari, misura alla quale è sottoposto dal 20 novembre. Fu lo stesso gip a concedergli la misura attenuata tre giorni dopo l'arresto avvenuto sulla base di un'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di lesioni aggravate. Otto mesi e quello che chiese il sostituto procuratore prima dell'udienza: il consenso al patteggiamento a pena sospesa (per chi poteva usufruirne) avrebbe dovuto essere accompagnato da una dichiarazione con la quale prendevano le distanze da ogni forma di violenza.
Tribunale blindato, come era accaduto il giorno dell'interrogatorio di garanzia, imponente lo spiegamento di forze perchè da giorni, in internet, su siti di estrema sinistra veniva lanciato l'invito a partecipare in massa a quella che è stata definita «farsa ignobile». Ovvero l'udienza preliminare per i due appartenenti all'area anarchica che nel luglio scorso picchiarono uno dei componenti del gruppo di giovani di destra che quattro anni prima aveva aggredito e accoltellato gli stessi Geroin e Gentile in volto San Luca. Il giovane - che non si è costituito parte civile e che dai due imputati non ha ricevuto alcuna offerta risarcitoria - fu spinto in uno stanzino all'interno del centro natatorio Don Calabria e picchiato violentemente. Il motivo, anche se Geroin e Gentile hanno sempre sminuito l'aggressione, era la mancata punizione da parte dell'autorità giudiziaria per uno dei componenti del gruppo di volto San Luca: all'epoca era minorenne e non ha ancora affrontato il processo. Una sorta di «giustizia personale» che si tradusse per il ferito con lesioni alla spalle con durata della malattia superiore a 40 giorni e per loro due con l'arresto.
Ieri lo spiegamento di forze sia nel cortile che nei corridoi del tribunale era motivato dal rischio che si verificasse quello che era avvenuto in novembre ma ieri non è successo nulla: Geroin, liberato a fine udienza, e Gentile sono usciti insieme al difensore, l'avvocato Ettore Grenci, qualcuno dei giovani all'esterno si è avvicinato e ha stretto loro la mano. Pochi istanti e poi si sono allontanati per far rientro a casa.

mercoledì 24 marzo 2010

SCHIFOSI BASTARDI!


Il corpo forestale dello stato di Verona procederà d'ufficio sulla vicenda resa nota da L'Arena del gatto impallinato e preso a calci in borgo Venezia, e morto pochi giorni dopo l'episodio nonostante il tentativo di cura da parte dei veterinari. Lo ha reso noto poco fa il dirigente della Forestale scaligera, Paolo Guidi. Si tratta infatti – spiega – di un reato penale regolato dall'articolo 544 Ter, per maltrattamento di animali dal quale deriva l'aggravante dell'uccisione. Il responsabile del gesto rischia fino a 18 mesi di carcere.

martedì 23 marzo 2010

CONTRO I DUE POLI LIBERALCAPITALISTI!


«Verona marginale in Veneto? No, è stata sacrificata all'altare leghista». Paolo Caratossidis lancia da destra la sfida al Carroccio di Zaia, «che ha preso il posto di Tosi e continuerà a tenere in piedi un sistema che ha governato la Regione per 15 anni, insieme a Galan, e non cambierà. La Lega è la nuova Dc. Non è cambiato nulla». Padovano, 33 anni, laureato in scienze politiche con indirizzo economico, Caratossidis è candidato alla presidenza della Regione per Forza Nuova, di cui è coordinatore nazionale.
Qual è la vostra ricetta contro la crisi?
Misure di protezione estreme per i nostri prodotti manifatturieri, contro l'invasione dei giganti asiatici. Non si può competere con chi ha un costo del lavoro così basso rispetto al nostro.
Favorevole all'alta velocità ferroviaria in Veneto?
No. Facciamo funzionare bene piuttosto i treni regionali, che in anche in Veneto sono a livelli da Paesi afroamericani. Noi siamo contrari anche al Mose, alle grandi opere costruite con il project financing, con cui si privatizzano di fatto infrastrutture già pagate dai cittadini, come le tangenziali, che poi vanno a pedaggio.
Forza Nuova sempre in corsa isolata. Perché?
Sì, in questo sistema sì. Da una parte c'è Berlusconi e dall'altra la sinistra, con il Pd, che però qui in Veneto raccoglie solo le briciole.
Sì o no al nucleare?
Siamo contrari. Ma questo tema è emblematico della linea contraddittoria della Lega. A Roma vota il decreto per individuare cinque siti, anche in Veneto, dove potrebbero essere costruite centrali. Ma poi qui in Veneto Zaia dice che non si tiene conto del federalismo e non le vuole. E Calderoli gli ha tirato le orecchie. La verità è che la Lega è il partito più romano che ci sia.
Che cosa farebbe subito se venisse eletto presidente della Regione?
Prenderei i bilanci della Regione degli ultimi cinque anni e li analizzerei con il microscopio, per controllare tutte le spese compiute, distinguendo le utili dalle inutili. Poi farei dimezzare gli stipendi agli assessori, ai consiglieri e ai dirigenti regionali. Non è possibile guadagnare cifre così elevate quando 150mila veneti hanno perso il lavoro. Poi istituirei un fondo speciale per chi ha finito la cassa integrazione.
Sempre contro l'immigrazione?
Sì. È insostenibile, ora, perché non c'è lavoro neanche per gli italiani.

lunedì 22 marzo 2010

ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM...


Verranno affrontati dalla Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede i fascicoli d’indagine canonica sulle presunte violenze sessuali da parte di religiosi operanti all’Istituto per sordomuti «Antonio Provolo» di Verona, avvenute circa 30 anni fa, su 67 alunni e denunciate da un’associazione di famiglie di allievi. Lo ha reso noto il portavoce della Curia veronese, Bruno Fasani, precisando che la decisione risponde alle recenti disposizioni papali contro i preti pedofili, allo scopo di accelerare i processi. La Diocesi scaligera - chiamata in causa dall’associazione - aveva accertato che episodi di violenze sessuali erano avvenuti, e che nei confronti dei responsabili erano stati presi provvedimenti di allontanamento. Per gli ultimi sospettati, con violenze risalenti ai primi anni ’90, erano stati avviati procedimenti canonici di espulsione dalla Congregazione. Sul fronte giudiziario, invece, il giudice per le indagini preliminari di Verona dovrà pronunciarsi il 9 giugno prossimo sull’opposizione all’archiviazione presentata dall’associazione nei confronti del vescovo, Giuseppe Zenti, che aveva in un primo tempo respinto le accuse attribuendole a mire economiche sui beni della congregazione religiosa «Compagnia di Maria», che gestisce l’istituto Provolo.

sabato 20 marzo 2010

MA LA CRISI NON ERA FINITA?


Ancora in crescita i pignoramenti immobiliari nel Veronese. I dati ricavati dalla cancelleria delle esecuzioni immobiliari del Tribunale di Verona rivelano che alle 1.600 procedure esecutive ancora pendenti, se ne sono aggiunte un centinaio: 96, per la precisione, quelle aperte fino al primo marzo di quest'anno.
Un dato in linea con l'incremento progressivo iniziato tre anni fa, il cui picco si è registrato tra il 2007 e il 2008 con l'apertura di 632 procedure, circa cento in più rispetto all'anno precedente. La lieve stabilizzazione nel 2009 (con 679) non ha migliorato il quadro, se si guarda agli ultimi tre anni, che rivelano complessivamente il 25% in più di procedure avviate, e all' ondata di pignoramenti pervenuti in soli due mesi.

venerdì 19 marzo 2010

TUTTI A PIEDI!


VERONA - 21 marzo 2010 domenica per l'ambiente Giornata di sensibilizzazione ambientale “Tra storia e Ambiente” , in concomitanza con la tradizionale gara podistica “Palio del drappo Verde” , manifestazione con origini medioevali. Grazie alle numerose iniziative predisposte i partecipanti potranno scoprire, camminando e giocando tra le vie della Verona medievale, i luoghi d’arte e di storia che si nascondono nel tessuto urbano della città scaligera e conoscere come utilizzare in modo consapevole le risorse dell’ambiente.

LA SERIETA' DELLA POLITICA ITALIANA...

giovedì 18 marzo 2010

DESTRA O SINISTRA, SONO TUTTI LADRI


L'ex vicepresidente della Giunta regionale pugliese Sandro Frisullo, del Pd, e' stato arrestato e condotto in carcere su disposizione della magistratura barese nell'ambito delle indagini sulla gestione della sanita' pugliese. E' accusato di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d'asta.

Nei mesi scorsi l'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini rivelo' ai pm di aver offerto a Frisullo escort e denaro, che il politico avrebbe accettato, in cambio di vantaggi per le sue societa' nell'aggiudicazione di appalti presso la Asl di Lecce.

Provvedimenti restrittivi anche a carico di altre tre persone - due ai domiciliari, uno in carcere - tutti medici e dipendenti della Asl.

Si tratta di Vincenzo Valente, Direttore Amministrativo dell'ASL di Lecce, di Antonio Montinaro, Primario di Neurochirurgia del P.O. Vito Fazzi di Lecce e di Roberto Andrioli, funzionario dell'Area Gestione Patrimonio dell'ASL di Lecce.

L'ex vicepresidente della Regione Puglia, Sandro Frisullo (Pd), ha ricevuto - secondo l'accusa - dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini uno 'stipendio' mensile di 12.000 euro per 11 mesi nel 2008, oltre a 150.000 euro in danaro, costosi capi di abbigliamento, buoni benzina, regali di vario genere e prestazioni di natura sessuale da parte delle prostitute della scuderia di 'Gianpi': Maria Teresa De Nicolo', Vanessa Di Meglio e Sonia Carpentone.
Sono queste alcune delle 'mazzette' e dei vantaggi che Frisullo - secondo l'accusa - ha ricevuto per aver fatto vincere a Tarantini e all'imprenditore barese Domenico Marzocca (indagato a piede libero) appalti per un milione di euro per la fornitura di materiale sanitario da parte delle societa' di Tarantini; e per quattro milioni di euro per la 'gestione dinamica dei documenti cartacei e cartelle cliniche' banditi dalla Asl di Lecce e aggiudicati a Tarantini e alla societa' 'Prodeo spa' di Marzocca.
Frisullo avrebbe inoltre ottenuto la disponibilita', da parte di Tarantini, di un'autovettura con autista e del servizio di pulizia settimanale della sua casa barese in via Giulio Petroni.

mercoledì 17 marzo 2010

No al Traforo delle Torricelle!


Il progetto del ‘Passante nord di Verona’, licenziato in projet financig dal Comune di Verona, non risolve i problemi urbani del traffico del centro storico, né tanto meno risponde all’esigenza di penetrazione in città dalle periferie est (S. Michele e B.go Venezia) ed ovest (Parona), in quanto nei fatti è una articolazione di collegamento stradale a pagamento tra i caselli autostradali di Verona est e Verona nord. Se realizzato diventerà un ulteriore attrattore di traffico con maggiore inquinamento atmosferico ed acustico nei quartieri densamente popolati di S. Michele, B.go Venezia e Parona, interessati dall’opera.
Il traforo avrebbe un costo superiore ai 300 milioni di € completamente a carico dei cittadini, eccessivamente oneroso per le attuali finanze pubbliche.
Unitamente all’effetto delle tangenziali a pagamento (costo di 1 € ogni 10 km) si otterrà il risultato che il traffico di attraversamento delle arterie urbane della città non diminuirà affatto, ma si aggraverà.
Il Traforo delle Torricelle attraversando popolosi quartieri della città, a due chilometri dal centro, destinato ad essere utilizzato dai mezzi pesanti, andrà a peggiorare ulteriormente la già precaria qualità dell’aria.

La soluzione del problema della mobilità e dell’inquinamento non si ottiene realizzando una sola opera faraonica, che azzera le risorse per qualsiasi altro intervento. Servono opere meno propagandistiche ma più efficaci e realizzabili in tempi brevi, a partire dal potenziando del trasporto pubblico, realizzando parcheggi scambiatori che agevolino l’accesso al capoluogo da est e da ovest, creando una piattaforma per lo scambio di merci di prossimità al centro cittadino.

Il Comune di Verona sta percorrendo un progetto che avrà delle inaccettabili ripercussioni ambientali ed economiche per i cittadini di Verona, mentre lascia senza soluzioni tutti i diversi interventi sopra richiamati, fattibili in più breve tempo, di sicura maggior efficacia, con servizi di maggiore qualità, più rispettosi della salute, per una città ed una provincia più vivibili.

martedì 16 marzo 2010


Essere Autonomi cosa significa?
Mentre il mondialismo si fà sempre più sistema, nelle società contemporanee avanza inesorabile l’alienazione, che svilisce tutti gli ambiti della vita umana, compresa la politica.Il cancro del consumismo, vera e propria anima del capitalismo, si è innervato in ogni aspetto dell’esistenza, rendendo il vivere una mera operazione contabile.Parallelamente alla crescita di indiferrenza, mercificazione, materialismo, egocentrismo, menefreghismo verso la sfera comune ed alla progressiva ma inesorabile emarginazione di un numero crescente di strati sociali, si assiste paradossalmente, a livelli crescenti di passività sociale.Un po’ per mancanza di alternative credibili, un po’ per disillusione, molto per conformismo indotto dall’egemonia culturale mondialista nei comportamenti sociali ed individuali, sempre meno si è disposti a lottare per gli Ideali e ci si chiude nel proprio privato e nelle proprie consuetudini, rifiutando ogni impegno che implichi dei sacrifici.questo vuoto politico e sociale è deleterio nel medio e lungo periodo, poichè si corre 8come sta succedendo) il pericolo di farsi sovrastare dalle oligarchie cosmopolite, che proprio facendo conto su questa incapacità (o, peggio, volontà) di farsi sentire, finiscono col manipolare o coll’ignorare (e quindi cancellare) richieste e bisogni che giungono dal basso!Sempre più spesso l’unica forma di partecipazione politica è la delega ai partiti della rappresentanza dei “propri” valori e dei propri Ideali.Partiti che più delle volte finiscono col tradire spudoratamente la fiducia dei cittadini elettori e dei militanti, agendo in aperta contraddizione con quanto propugnato, accentando i più turbi compromessi in nome di chissà quali tatticismi, consentendo l’ascesa dei personaggi più abietti, attenti solo al proprio profitto personale, in termini di carriere, poltrone, soldi, cariche.
Di fronte alla normalizzazione sociale, al consolidarsi di tale infausta situazione, tra consumismo ed indifferenza, è possibile superare questa fase di inerzia ed appiattimento dilagante?E’ nostra convinzione che sia ancora possibile reagire, tramite un rinnovamento delle posizioni politiche e meta-politiche e con approccio diverso alla politica, autonomo e nazionalista allo stesso tempo, più concreto, dove contano solo le Idee ed i Valori in grado di sviluppare orientamenti in grado di resistere al pensiero unico imposto dalla cultura dominante.E che quindi il presente ed il futuro del dissenso politico, della resistenza nazionale, passino necessariamente attraverso pratiche di PARTECIPAZIONE ATTIVA ed AUTONOMA alla vita politica e sociale, senza mediazioni.
L’Autonomo nazionalista è quindi il dissidente anti-mondialista, il non arreso alla quotidianità, l’opposto del burattino, colui che abbatte il totem del conformismo, il nemico del compromesso, convinto che la politica debba essere fatta specialmente da Ideali non negoziabili, che la mobilitazione sia l’unica soluzione contro l’oppressione, una reale alternativa per sfidar le ingiustizie e cercare le soluzioni ai problemi sociali, politici, economici, culturali, ambientali che agitano le nazioni europee.
Autonomia è ALTERNATIVA, non solo di facciata, da “marketing politico”, alla “politica mediata”.Autonomia non è un partito, un movimnto, un’organizzazione, un club e neppure un “franchising” metapolitico”!Tantomeno non è un brand, una moda, con temi che “ora vanno”, “no, andavano due anni fa” (ho sentito fare simili discorsi nell’ambiente, ve lo assicuro!).Autonomia è un sentire ribelle, è amore per la Libertà. Non c’è uniformità, non ci sono tessere e non ci sono gerarchie, capi, segretari, “grandi vecchi” e boss 8e quindi neppure carrieristi, poltronari, arrivisti, voltagabbana).Non ci sono ordini e direttive. Non esistono piani d’azione e manuali per l’utilizzo.La gerarchia è sostituita dall’AUTOGESTIONE: l’Autonomia si incarna nella pratica del “Do it Yourself”, è impegno nel contesto sociale attualizzando politicamente sul territorio l’opposizione al mondialismo, è attenzione a temi reali (come l’ecologia, l’animalismo, …) importanti per il Futuro di tutti, è solidarietà e radicalità sociale contro l’indifferenza, è comunicazione politica in forme vicine alla cultura popolare attuale, è l’impegno ed attivismo, a tutti i livelli, senza il meschino “calcolo politico” che corrompe l’agire del politicante.E’ lotta al turbocapitalismo, all’Internazionalismo delle elitès collaterale del capitalosmo, al “progressismo” dei privilegiati (che tanto il conto lo pagano gli altri…), allo sfruttamento flessibile mascherato da “modernità”!E’ contrapposizione ad una società basata sul Dio Unico Profitto, dove l’unico scopo del vivere è l’arricchirsi ad ogni costo!E’ l’antitesi reale di ogni possibile Pensiero Unico”, di ogni conformismo, di ogni oppressione, è rifiuto a trincerarsi dietro qualunque dogmatismo.L’Autonomia è una moltitudine che non diviene mai uno!